“Comunità e Territorio”, abbiamo pensato di chiamarlo proprio così questo sito, che vorremmo diventasse uno spazio di analisi, di confronto e di discussione a viso aperto, su temi che ci stanno a cuore perché riguardano la vita della nostra comunità cittadina e del nostro territorio, ma non solo.

Uno spazio comune, dichiaratamente democratico, aperto a tutti coloro che vogliano contribuirvi, mettendo da parte polemiche e faziosità deleterie.

Uno spazio tutto da costruire, che abbia al centro proprio una riflessione sui beni comuni, materiali ed immateriali, verso una maggiore consapevolezza della loro importanza per la comunità ed in linea con quanto si sta sperimentando altrove con nuove forme di partecipazione civica nella loro gestione e nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Vorremmo occuparci di cultura (con temi come il teatro, la biblioteca, i beni culturali, la scuola, le tradizioni, etc. …), di ambiente (pensando allo stato e all’uso del territorio e delle sue risorse naturali e ambientali, alla qualità della vita cittadina, etc…), della situazione sociale ed economica (pensando alle vecchie e nuove forme di povertà, al lavoro che manca, con tutto il carico di conseguenze che ne consegue,  e al lavoro che c’è e di cui poco ci si occupa),della vita politica locale ed, in particolare, dell’attività amministrativa e dei pubblici servizi comunali.

E’ noto a tutti che a Manfredonia si sta  attraversando un momento di grave difficoltà e di affanno della vita della città. E se non fosse una parola troppo abusata parleremmo a giusta ragione di una situazione di crisi, sotto diversi profili: politica (con una coalizione amorfa e ballerina e un sindaco a metà del suo secondo ed ultimo mandato), amministrativa (con un bilancio quasi in dissesto ed un piano di rientro alla difficile prova della sua tenuta) e socio-economica, con una parte della popolazione stremata dalla mancanza di lavoro e di prospettive di miglioramento.

Ma è in questi momenti di crisi che una comunità deve mostrare il meglio di sé puntando sulle sue energie migliori, a partire dai giovani. A patto di crederci per davvero.

La risposta non può essere dei singoli, di una sola persona né di un singolo partito, associazione o impresa, che sia. C’è bisogno di una risposta corale, che al rancore e alla rabbia espressa sui social, e non solo, sostituisca la proposta ed il dialogo costruttivo.

E’ possibile? Noi vorremmo almeno provarci!

E che il 2018 ci sia propizio.

 

Gaetano Prencipe

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